Dopo il rovinoso processo che condizionò non solo la sua carriera artistica, ma pure la sua vita, Wilde riparò sul continente sotto il nome di Sebastian Melmoth (Melmoth, come il nome del protagonista del romanzo di un prozio, Charles Maturin). Dopo la sua morte, l'esecutore testamentario Robert Ross ne pubblicò i suoi Aforismi, dei quali sono qui presentati alcuni.

  • In questo mondo ci sono soltanto due tragedie: una è il non avere ciò che si desidera, l'altra è ottenerlo. Quest'ultima è la peggiore, quest'ultima è la vera tragedia.
  • Esperienza non è che il nome che l'uomo dà ai suoi errori.
  • Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. E' come se una mano di ghiaccio si posasse sul cuore. E' come se il cuore palpitasse, fino a schiantarsi, in un vuoto abisso.
  • Raramente si dicono verità che meritino di essere dette. Bisognerebbe scegliere le verità con la stessa cura con cui si scelgono le menzogne, e scegliere le nostre virtù con quella stessa cura che dechiamo alla scelta dei nostri nemici.

  • Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
  • Nel tempo antico, nessuno pretendeva di essere migliore del proprio vicino, anzi, esserlo era considerato cosa volgarissima; oggigiorno, con la nostra moderna mania della morale, tutti devono posare come modelli di purezza, d'incorruttibilità e delle altre sette virtù umane. Ma quale ne è il risultato? Tutti cadono come birilli al gioco.
  • Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo, e può diventare più dannosa di una sassata.
  • Vivere è cosa rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più.
  • La verità è raramente pura, e mai semplice.
  • Vi sono momenti in cui uno si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia, gli domanda.
  • L'uomo è tanto meno sè stesso quanto più parla in persona propria; dategli una maschera e vi dirà la verità.
  • Preso nel suo complesso, il mondo è un mostro pieno di pregiudizi, affardellato di preconcetti, corrotto dalle cosiddette virtù; esso è un puritano e un fatuo. Il segreto della vita è l'arte di sfidarlo. Sfidare il mondo - ecco quale dovrebbe essere il nostro scopo, invece di vivere per accondiscere alle sue pretese, come facciamo per lo più.
  • Oggi si conosce il prezzo di tutte le cose, ed il valore di nessuna.
  • La ragione per la quale ci piace pensar bene degli altri è che abbiamo tutti paura di noi stessi.
  • Scelgo i miei amici per la loro bellezza, le mie conoscenze per la loro rispettabilità, e miei nemici per la loro intelligenza.

Il quadro è opera di W.P. Frith, A Private View (1881)

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